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Popoli Terme
11 Febbraio 2025
È tempo di restanza, in principio fu resilienza…
19 Febbraio 2025
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Torre de’ Passeri

Mutua il suo nome dalla torre dominante sulla vallata attraversata dal fiume Pescara, punto di passaggio e attraversamento del fiume stesso.

Il nucleo urbano è fortemente caratterizzato dalla presenza del castello Mazara-Gizzi. L’attuale edificio è la risultante di un intervento settecentesco voluto dalla marchesa di Sulmona, Smeralda Mazara, che intervenne sui resti di una struttura fortificata preesistente. L’edificio si costruisce su diversi spazi d’uso dai quali si desume l’importanza che avuto per la città nel corso degli anni. Oltre al corpo di fabbrica principale, costituiscono l’intero manufatto la cantina e il frantoio con archi a tutto sesto scavati nel tufo, locali che avevano funzione di magazzino, un bel cortile decorato, impreziosito da giardini panoramici. La facciata è resa preziosa da un portale a tutto sesto racchiuso fra due colonne estradossate e sormontato da un balcone con finestra centrale, coronato da un timpano all’interno del quale si colloca lo stemma dei Mazara. Attualmente l’edificio è sede dell’Istituto di Ricerche su Dante ed ospita il Museo Dantesco Fortunato Bellonzi, ricco di opere grafiche e pittoriche che illustrano la Divina Commedia, e alla Biblioteca Caldora. 

Di notevole interesse la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie della fine del XVIII secolo che mette in mostra un singolare prospetto con due torri campanarie laterali, una scelta molto diffusa durante il periodo barocco, ma molto rara in Abruzzo.

Poco distante dal paese una delle architetture più celebrate d’Abruzzo: l’abbazia di San Clemente a Casauria.

Abbazia di San Clemente a Casauria

L’abbazia di San Clemente a Casauria si erge, maestosa, poco distante dal fiume Pescara. il complesso è costituito dalla chiesa, un portico e un edificio conventuale. Costruita nel IX secolo per volere di Ludovico II venne ristrutturata e portata all’attuale forma dall’abate Leonate per diventare un rinomato centro d’influenza per un territorio molto vasto. 

La chiesa si costruisce su tre navate coperte con tetto ligneo e suddivise da sostegni con arcate ogivali. 

La navata centrale custodisce il superbo ambone del XII secolo accanto al quale è posizionato il cero pasquale. A protezione dell’altare, nello spazio absidale, è il ciborio realizzato nel Quattrocento, sarcofago paleocristiano che, anticamente, conteneva l’urna con le sacre reliquie di San Clemente.

Di notevole importanza il lavoro che Leonate commissionò al monaco Giovanni di Berardo che realizzò un documento per raccogliere tutte le carte possedute dall’abbazia, vedeva la luce il Chronicon Casauriense, banca dati determinante a cui attingere per le notizie storiche di quell’epoca. Dopo il 1182 l’abate Gioele, succeduto a Leonate, fece realizzare le porte di bronzo del portale principale della chiesa. Dopo di che l’abbazia conobbe alterne fortune fino alla decadenza e abbandono nel XIX secolo. Grazie all’impegno dello studioso Pier Luigi Cadore e all’attivismo di Gabriele D’Annunzio, l’abbazia ritrova vigore e rinasce definitivamente fino ad essere dichiarata monumento nazionale nel 1894

Nei locali del convento è allestito l’Antiquarium dedicato proprio a Pier Luigi Calore. La collezione esposta è costituita da numerose lapidi e reperti provenienti dalla vicina Interpromium e dagli scavi dell’area adiacente l’abbazia.

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