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19 Febbraio 2025
Newsletter (23/03/2025)
23 Marzo 2025

Il clicloturismo gode di grande popolarità

Voglia di cicloturismo

Il cicloturismo gode di grande popolarità perché coniuga, come meglio è difficile ipotizzare, il concetto di vacanza attiva con turismo lento e sostenibile. Frontiere della contemporaneità sempre più attraversate da un turista maturo e consapevole del valore insostituibile della natura, della cura del proprio corpo e della scoperta dei territori. Un fenomeno che continua a crescere se si pensa che lo scorso anno sono state poco più di cinquantacinque milioni le presenze di cicloturisti con un volume di affari di cinque miliardi e mezzo, in costante aumento rispetto agli anni precedenti. Una nuova tipologia di turismo che sta ridisegnando territori e città sempre più attenti alle esigenze dei ciclisti.

Secondo tutti gli studi del settore l’Italia è tra le destinazioni più richieste dal cicloturista, seguita a ruota da Francia e Germania, lo si deduce dalla ricerca State of the Cycling Tour Operators Industry 2024 realizzata da European Cyclist federation (ECF), Adventure Travel Trade Association (ATTA) e CycleSummit (Global Network for Cycling Tour Operators). L’Europa sarà anche per i prossimi anni la meta preferita dai cicloturisti.

Per quanto riguarda l’Italia le regioni con la più alta rilevazione di cicloturisti sono il Trentino-Alto Adige e l’Abruzzo.

I cicloturisti provengono, a livello mondo, dagli Stati Uniti d’America per il 29%, dalla Germania per il 16% e dalla Gran Bretagna per il 13%. Se si restringe il campo all’Europa, sono i tedeschi quelli più attivi e numerosi con il 21%, seguiti dagli americani con il 20% e dagli inglesi con il 14%

Il cicloturista si trattiene sul territorio dai quattro agli otto giorni spendendo in media 128 euro in Europa e 214 nel resto del mondo. Ciò che apprezzano di più, oltre all’attività all’aria aperta con la bicicletta, sono le visite alle città, alle bellezze naturali, alle attività culturali. Più della metà dei cicloturisti apprezza le attività enogastronomiche. Al momento prevale la bicicletta muscolare come mezzo di trasporto, ma è in forte ascesa l’utilizzo delle e-bike.

Un fenomeno crescente è la presenza femminile, in particolare delle donne oltre i cinquant’anni che cercano sempre più esperienze avventurose, autentiche e rigeneranti.

Il cicloturista è dunque un viaggiatore che cerca, oltre all’attività specifica con la bicicletta, conforto in una vacanza che lo arricchisca sia da un punto vista culturale sia da un punto di vista gastronomico, attività che aderiscono perfettamente a una concezione della vacanza lenta e sostenibile.  

L’Abruzzo e il Trentino-Alto Adige sono le regioni italiane che vantano il maggior numero di ricerche da parte dei turisti su internet (Elaborazione ISNART su dati Location Intelligence IOL luglio-agosto 2023). Il progetto prende le mosse a partire da questo significativo dato statistico che spiega in modo inequivocabile come l’Abruzzo ciclo turistico goda di un’ottima notorietà che rappresenta un grande potenziale di crescita di presenze turistiche. 

La realizzazione del progetto “Le ciclovie della transumanza” nasce dunque per dare concretezza a questa ipotesi. Creare le condizioni materiali di una destinazione turistica in grado di rispondere a una domanda sempre crescente di mercato per la vacanza attiva. 

Nei cinque incontri che si sono svolti a Montebello di Bertone, Bussi sul Tirino, Cugnoli, Torre dei Passeri e Civitella Casanova, è stato illustrato il percorso intrapreso e ciò che si realizzerà nei prossimi mesi.

Oltre alla realizzazione della rete per il cicloturismo si concretizzeranno percorsi laboratoriali per supportare operatori ed enti locali nella progettazione di prodotti ed esperienze turistiche al fine di migliorare e rafforzare modelli e forme di ospitalità già presenti nell’area. A questo si aggiungono percorsi di animazione territoriale rivolti alle amministrazioni locali, agli operatori, alle pro loco, alle associazioni, ai singoli cittadini, per accrescere la consapevolezza della potenzialità di questi territori.

Ad oggi sono state censite 170 unità tra servizi ricettivi, ristoranti, associazioni, servizi turistici. Oltre 1.000 punti di interesse spendibili in chiave turistica e, soprattutto, si sta lavorando all’analisi e comparazione di 10 progetti che operano sugli stessi territori al fine di ottimizzare tutte le risorse disponibili.

Nel 2025 continueranno gli incontri territoriali per condividere scenari, criticità, priorità e per supportare le imprese che già operano sul territorio. Si realizzerà il disegno esecutivo della Rete ciclabile e si concretizzeranno i primi interventi. Ci sarà un ciclo di laboratori per accrescere le competenze e sviluppare il co-design delle esperienze turistiche. L’acquisto di bici elettriche e attrezzature per immobili e spazi pubblici.

Nel corso degli incontri si sono alternati nell’esposizione del progetto e delle ricadute positive che questo può generare sul territorio, Lanfranco Chiola, rappresentante dell’Area omogenea 5 e vicesindaco di Cugnoli (Comune capofila), Roberto Di Vincenzo, Alberto Bazzucchi e Giuseppe Di Biase, per conto di Carsa. Sono intervenuti tantissimi esponenti di associazioni culturali, strutture ricettive e imprese che operano nel campo dello sport, singoli cittadini, che hanno sottolineato l’importanza di avere un rapporto costante con chi realizza il progetto per adeguare e armonizzare, anche in corso d’opera, le esigenze del maggior numero possibile di persone.

Agli incontri hanno partecipato e avuto un ruolo attivo i sindaci Gianfranco Macrini, Marco D’Andrea, Gino Di Bernardo, Giovanni Mancini e, all’incontro di Cugnoli ha partecipato anche il consigliere regionale Luca De Renzis.

Il progetto è stato finanziato con € 2.450.000, Linea di Intervento B2.2 dei fondi PNC, ha Cugnoli come Comune Capofila, Carsa Srl come partner privato coinvolge tutti i Comuni dell’Area Omogenea 5.

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