instagram
phone
Montebello di Bertona
11 Febbraio 2025
Torre de’ Passeri
11 Febbraio 2025
Montebello di Bertona
11 Febbraio 2025
Torre de’ Passeri
11 Febbraio 2025

Popoli Terme

I ruderi del castello medievale dei Cantelmo sembrano vigilare e proteggere ancora oggi la città di Popoli Terme, la chiave dei tre Abruzzi com’era chiamata in virtù della strategicità della sua posizione. 

Il nucleo urbano è attraversato dal fiume Aterno che proprio qui confluisce nel fiume Pescara e, come si evince dal nuovo nome che ha assunto, Popoli Terme, è una stazione termale.

Il castello Cantelmo, situato alle pendici del Morrone, risalirebbe nel suo impianto originario alla fase dell’incastellamento del vescovo valvense Tidolfo, 1015, verso la fine del XV secolo, il conte Restaino Cantelmo, aggiunse il torrione meridionale cilindrico, affiancato dai due corpi di fabbrica coevi.

Importante centro termale ubicato alla confluenza tra le sorgenti del Pescara con l’Aterno, è documentato fin dall’Alto medioevo, quando fu feudo dell’abbazia di San Clemente a Casauria. Agli anni a cavallo del 1000 risale il primo nucleo del castello, eretto intorno a una precedente torre di avvistamento; la fortificazione venne ulteriormente consolidata in epoca normanna. La fase di maggior splendore si ebbe però in età angioina, quando il castello e borgo divennero possedimento della nobile famiglia Cantelmo. 

Merita una visita il Palazzo Cantelmo con il suo cortile quattrocentesco con scala scoperta, una loggia a tre arcate su colonnine dai capitelli ionici ed eleganti portali d’impronta rinascimentale e il pregevole è il portale principale bugnato

Di fronte al Palazzo Cantelmo è la chiesa della SS. Trinità, decorata con affreschi di Giovan Battista Gamba (1732), con un altare del Settecento opera del pescolano Nicodemo Mancini e, nell’attiguo oratorio, un dipinto su tavola del XVI secolo.  

Sulla monumentale piazza della Libertà affaccia la chiesa di San Francesco, fondata presumibilmente alla fine del XIII secolo e rinnovata da Restaino Cantelmo intorno al 1480, la data è incisa sullo stemma dei Cantelmo alla base della torre campanaria. Un’architettura che ha subito molti rimaneggiamenti a partire da un intervento barocco che ha subito a sua volta nuovi restauri. Nel 1714 fu aggiunta la torre campanaria che contribuisce a rendere insolita la composizione di questa architettura frutto, appunto, di molti interventi successivi alla sua fondazione. Come, per esempio, un particolare rosone quadrilobato con lo stemma dei Cantelmo e dei Carafa

All’interno, sull’altare settecentesco, nel braccio destro del transetto, fa bella mostra di sé una Pietà, affresco recentemente attribuito al cosiddetto Maestro di Caramanico attivo tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nella Cappella di San Francesco invece è custodito un notevole paliotto in ceramica (XVIII secolo) attribuito a Francesco Grue di Castelli

Numerose, dunque, le testimonianze architettoniche che è possibile ammirare a Popoli Terme, testimoni di una storia importante come la Taverna Ducale, considerato uno dei più interessanti edifici civili medievali di tutto l’Abruzzo.

Scopri gli altri comuni